Welcome Alice!

Dopo essermi liberato da un enorme impegno che mi ero preso con me stesso, sono finalmente ritornato padrone del mio tempo; riprendo pertanto un file rimasto in sospeso da ormai 6 mesi…

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Lunedi 13 Settembre, ore 14:06: al Grand Duchess Charlotte Maternity Hospital du Luxembourg (@chl_luxembourg) è nata Alice; 3,070 Kg di ciccia tutti da abbracciare, sono stati estratti da Mamma Laura e consegnati al sottoscritto, ben conosciuto dai lettori come il Papone, il quale inebetito si è scordato di immortalare il lieto evento con una foto degna di nota.

Volevo scrivere è andato tutto come previsto, ma se lo avessimo progettato così saremmo davvero dei cretini. A posteriori tutto si sbiadisce, ma lasciatemi raccontare con ordine i fatti…

Partiamo con il primo: il programma originale era diverso, come l’uscita di questo post! Il “pacco” o meglio il fagotto era atteso qualche anno fa, tuttavia volere non è sempre potere, soprattutto in questo ambito. Puoi perseverare, ma in questo “sforzo” dove sembra che il tuo desiderio “colpisca” solo i tuoi contatti Instagram che ogni giorno sono incinti, devi essere pronto a non avere più amici sui social e ad essere frustrato per non usare altre espressioni ogni 28 giorni. E mese dopo mese dopo anni, quando ormai hai preso pure un cane (ne parleremo di questo) eccola li …. In arrivo!

In arrivo non vuol sempre dire arrivata, … ci sono sempre gli imprevisti della consegna, soprattutto se come noi non hai il PRIME. Per Elisabetta non mi ricordo nessuno di questi traumi, forse perché eravamo giovani ed ingenui o perché le cicognette e le pancine dei forum erano meno pericolose delle stories delle influencer. Fatto sta che l’abbiamo vissuta, anzi scusate l’ho vissuta male…

Il primo pensiero negativo è stato: “Che sfiga!”. Ma non perché arrivavi a turbare la nostra vita imperfetta, ma perché ho ripensato a come funziona il sistema scolastico lussemburghese, a cui ci siamo felicemente convertiti due anni fa con Elisabetta. La sfiga – riprendo il mio ottuso pensiero – è che per pochi giorni Alice è condannata a “perdere” un anno, in quanto dal primo settembre tutti i bimbi di quell’annata sono “scartati” e devono attendere l’anno successivo per iniziare. Eh, va beh … ci ripenseremo tra quattro anni.

Non abbiamo potuto riflettere così tanto per le vacanze estive. Penso che fosse la prima volta nella nostra vita di famiglia, che a gennaio avevamo già prenotato le vacanze con tanto di aereo, appartamento ed amici con figlia della stessa età di Elisabetta al seguito.
A febbraio abbiamo scoperto che eri una possibilità. A Pasqua che eri fuori dal “tunnel” dei tre mesi. Che fare?

  • A) Restiamo a prendere l’acqua che non ha mai cessato in Lussemburgo o
  • B) ci facciamo uno shottino di vitamina D e iodio?

Cocktail tutta la vita…
Ed infatti, appena possibile, cioè il 18 Luglio, siamo partiti in direzione San Vito Lo Capo con tanto di amici, figlia e Mamma con pancia di 7 mesi. Sarebbe stato tutto perfetto se non per quei inusuali 36 gradi di notte, l’esperienza di fare un PCR per rientrare (solo 4 ore di attesa in mezzo ad una strada) e la visita all’ospedale di Trapani per scongiurare una nascita prematura in Sicilia. Insomma, ci siamo proprio rilassati, soprattutto Mamma che la seconda settimana non ha messo piede in spiaggia perché costretta a letto dal ginecologo.

Tutto è bene quel che finisce bene. Come avete letto all’inizio Alice è nata in Lussemburgo, ma a che prezzo… Quello di costringere Mamma a dare forfait per il matrimonio più atteso dai tempi del COVID. Infatti, dopo mille rinvii per lockdown e zone rosse la sua BFF Emi è riuscita a fissare la data delle sue nozze, ovviamente a Settembre. Impossibile anche senza le sfighe sopra riportate. Perciò, dopo l’enorme tristezza nel comunicare la notizia alla sposa, Mamma è stata la prima ex testimone a presenziare in FACETIME al fatidico si. Purtroppo niente alcool, niente abbuffate, niente Karaoke e balli scatenati…. Solo una tracciatino per prepararsi all’altro fatidico giorno, quello del cesareo.

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