Venticello a Costa Paradiso

L’unico evento  che può compromettere la serenità a Costa Paradiso è il Maestrale, vento proveniente dal mare che lo agita e lo scaglia violentemente addosso alla costa. Di solito permane a giorni dispari. E’ per questo motivo che se ti alzi il secondo giorno con vento forte ti girano vorticosamente le pale.

A onor del vero, le pale girano in maniera direttamente proporzionale alla sua intensità. Ma indipendentemente da questo certe spiagge sono inaccessibili causa mare troppo agitato. Quella dei paguri, ad esempio, una delle mete più amate dai bambini  di costa è sommersa.

Una buona soluzione in questi casi e’ VIGNOLA, a circa 20 minuti da costa. In generale  e’ sempre un’ottima soluzione, ma quando il mare è agitato lo diventa ancora di più.

Se ti svegli il quarto giorno ed il vento non è ancora passato, devo essere onesto oltre alle pale hai anche il cappello girato storto … OK, Relax, siamo in vacanza. Come primo antidoto all’inacidimento ti spari zuccheri in vena con una bella colazione da campehones. Nel mentre cerchi una soluzione alla drammatica rogna climatica.

Ed infatti, con la pancia piena, una soluzione si trova:  Li Cossi.

Li Cossi  è una meravigliosa caletta all’interno del villaggio, circondata dalle tipiche rocce di costa. Per arrivarci, purtroppo o per fortuna, bisogna fare una ripidissima scalinata/camminata sotto il sole Sardo, su una stradina a strapiombo sul mare. Paesaggisticamente parlando, una meraviglia naturale, dal punto di vista logistico una sfacchinata non da poco se si considera il bagaglio medio: ombrelloni, tende, giochi da spiaggia, prole non camminante. Altra noia ma ben condivisa da tutte le altre spiagge, la difficolta di trovare parcheggio.

Li Cossi nonostante la premessa è stata teatro di ottime amicizie.

Giorno uno: AURORA, nome a noi caro visto l’abbonamento che abbiamo al cartone della bella addormentata nel bosco. Infatti, quando Elisabetta ha sentito il suo nome ha subito detto con faccia incredula: “DAVVERO?” Ebbene, si tesoro, esistono delle Aurora non principesse, anche se in realtà la bimba non ce lo ha detto esplicitamente. Sicuramente lo sarà per i suoi genitori, ma per noi era solo Aurora. Con lei abbiamo giocato alla sabbia, alla rincorsa dentro la nostra strettoia privata ed abbiamo anche scoperto un bellissimo gioco di carte: UNO. E’ stato anche il gioco che ha interrotto la nostra amicizia, perché le due giovani giocatrici erano poco dotate di disciplina alle regole.

Il secondo giorno, abbiamo abbordato Greta e Leo, due bimbi più grandi che invece di farsi un bel bagno nel magnifico mare, si divertivano a scavare nel fiume che si trova alle sue spalle. Ovviamente Elisabetta li ha seguiti senza pensarci due volte, cercando di imitarli in tutto e per tutto, anche nei tuffi in acque profonde dimenticandosi di non aver indosso i braccioli. Fortunatamente l’abbiamo ripescata ad ogni tentativo di esplorare i fondali oscuri del fiume. Anche questa amicizia e’ durata poco, anche perché c’erano troppi anni di differenza … ma e’ stato bello finche è durato.

In ogni caso, Li Cossi ci ha salvato per ben Due dei 4 giorni di vento. Per il resto …. VIGNOLA!!!!

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