Le scarpe della discordia

Ci sono cose nella vita di una famiglia che possono destabilizzarne l’armonia e la felicità. Di solito sono i figli, di cui si può avere una visione diversa su come educarli, giustificarli o crescerli. Altre  volte è semplicemente la stanchezza di una giornata difficile, in cui un semplice disordine può trasformarsi in una complicata discussione.

Nella nostra famiglia la discordia è un paio di scarpe.

scarpe

Tutto ebbe inizio quando Mamma si accorse di non avere un paio di scarpe adeguate per la pioggia. Strano perché abbiamo caricato un camion di scatoloni, di cui la metà aveva la dicitura: scarpe Mamma, sandali Mamma, stivali Mamma, ciabatte Mamma… Sfortunatamente ci siamo dimenticati che qui in Lussemburgo qualche volta piove e con esso lo scatolone adatto. E quindi è iniziata la caccia al tesoro.

La regola aurea per trovarlo, il tesoro, è di avere degli indizi chiari. Sfortunatamente è buio più totale, perché codesto paio deve adattarsi bene al Jeans come alla gonna, deve essere elegante ma non troppo, deve essere gommato ma non carro-armato. Insomma, non credo l’abbiano ancora inventato. Personalmente con il mio paio di New Balance verdi vado dappertutto, ma essendo uomo certe logiche fingo solo di capirle. E annuisco…

Con questa confusione cosmica in testa, abbiamo scandagliato i dieci negozi lussemburghesi, alla ricerca del sacro graal. La ricerca di Mamma ha una regola molto semplice. Se vedi qualcosa che ti piace, non comprarlo. Potrebbe essere un gesto impulsivo. E comunque costano sempre troppo!  Per cui è meglio visitare prima tutti i negozi e poi ritornarci, con calma, dopo aver fatto una pausa di riflessione a casa. Per la legge di Murphy, quando siamo decisi su un paio, al ritorno nel negozio l’ultimo paio di quel modello è stato venduto. Merd!

In informatica questa tecnica è conosciuta come algoritmo ricorsivo (applicato allo shopping), in cui si passa sempre dalla stessa funzione (il negozio) ma con parametri diversi (gli abbinamenti possibili, il costo medio delle scarpe di tutti i negozi, il numero di elementi comprabili); questo accade fintanto che si trova la condizione perfetta (sperando di averla scritta nel codice). Solo in questo caso si esce dal loop e si ottiene un risultato. Tutto Chiaro? Se non lo è, è come nella realtà!

Ora la storia prosegue … ma non posso raccontare i dettagli, perché gia questo post creerà una spaccatura familiare. Se andassi oltre rischierei il divorzio!!! Giusto per non lasciarvi con l’acquolina in bocca vi dico che la storia di cenerentola è ancora senza un lieto fine. Stiamo cercandola … la scarpetta ovviamente sempre nei 10 negozi del Lussemburgo.

Il nocciolo del litigio sta nel fatto che Papone dice compra e Mamma dice aspetta. Una situazione surreale, lo capisco, “stereotipicamente” a parte invertite. Ma nella nostra famiglia funziona cosi: siamo rovesciati! Lei porta i pantaloni, io il grembiule da cucina. Lei va a lavorare, io faccio le pappette per Elisabetta. Lei non compra le scarpe ed io mi arrabbio perché le prenderei tutte. La vita è strana, ma si sa gli opposti si attraggono. E noi ci amiamo, anche se nel negozio di scarpe litighiamo….SEMPRE!

PS: I Mamma!

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3 Replies to “Le scarpe della discordia”

  1. … ma non solo ,la ricerca prosegue anche nei negozi italiani ( attraverso la nonna Pat)

    inoltre complimenti perché avete aggiunto anche la spedizione della newletter

    1. ahahahah! ma davvero la Nonna Pat mi sta cercando le scarpe anche lì? ma che brava! magari in due riusciamo a trovarle! 😉
      comunque il Luki dipinge la situazione più drammatica di quello che è …chi lo conosce lo sa! 😉

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